La nostra prima volta

Filippo Zyppo

Me la ricordo, quella prima volta. Io già li conoscevo ed apprezzavo da anni, ma quel concerto gratuito in Piazza 4 novembre aveva radunato un sacco di gente che poco prima ne ignorava l'esistenza. Non proprio tutti i componenti del pubblico sarebbero poi diventati i loro ascoltatori più assidui, ma in pochi si erano lasciati scappare l'opportunità di ascoltare quelli arrivati secondi a Sanremo, un soffio dietro Ron. Tra la folla riconobbi ex compagni che non rivedevo da un po', una coppia di amici di famiglia, una ragazza vista un paio di volte in parrocchia (con la sorellina più piccola ed un tizio con i baffi che ha tutta l'aria di essere il padre), una prof che cercava di contenere l'entusiasmo dopo aver incrociato il mio sguardo, ignorando che poco prima l'avessi sentita gridare invasata come tutti "cantaci Italia sì Italia no!!!". Dopo il concerto scendono tutti dal palco, dandoci l'incredibile opportunità di farci firmare qualche autografo. Ignoro gli amici, supero la prof (liberandola dalla mia ingombrante presenza) e mi dirigo diretto verso Faso, perché uno che ha appena iniziato a suonare il basso non può perdere una simile occasione...non mi limito a passargli il foglietto, ma lo riempio di complimenti ammirati... "fenomenale! Ma come fai a suonare così?!" Mi guarda serissimo, intento a scrivere FASO (proprio così, in stampatello) su altri foglietti. E poi, lapidario: "mi drogo". Io rido. Ridono tutti, intorno a noi. Ridono quelli che sono in attesa di ricevere un foglietto con scritto FASO, in stampatello. Ridono i miei coetanei che li conoscevano grazie alle cassettine registrate da qualche amico, e ridono quelli un po' più attempati che hanno visto Elio per la prima volta solo pochi giorni prima insieme a Pippo Baudo. Ride il tizio con i baffi che ha appena fotografato le figlie insieme a quello di Italia sì Italia no. E ride anche la ragazza carina incontrata un paio di volte in parrocchia. Me la ricordo così. La prima volta in cui vidi ridere mia moglie

ALTRI RICORDI
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